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3 punti da ricordare sempre

Sicuramente le caratteristiche della candidata (o candidato) dovranno essere significative per il ruolo che svolge: ci sono scuole piccole dove la segretaria fa un po’ di tutto, dalla reception all’amministrazione, altre scuole hanno dimensioni maggiori e richiedono ruoli distinti ma sicuramente le qualita’ di gentilezza, pazienza ed efficienza sono richieste a tutti quelli che si candidano per questa posizione.

Poi vengono le competenze specifiche che sono sicuramente evidenti dal curriculum e costruite da precedenti esperienze. La scuola di danza peró é un settore come nessun altro quindi meglio testare le abilita’ sul campo prima di prendere decisioni definitive: un bel periodo di prova dimostrerá meglio se le competenze sono quelle giuste per noi.

Peró, se le competenze si possono sviluppare anche strada facendo, quello che diventa difficile da padroneggiare se non c’é …é l’atteggiamento giusto. Cosa intendo?

Un sincero interesse per il progetto che la scuola porta avanti, per gli obiettivi degli insegnanti e della direzione. Insomma la curiositá di comprendere la “cultura della scuola” e di quell’atmosfera che i ragazzi devono vivere ogni giorno per realizzare il disegno che il direttore ha in mente per loro.

E questo non é uguale in tutte le scuole di danza : ci sono tante sfumature e mille differenze basate sul tipo di discipline insegnate, il pubblico che segue la scuola e gli obiettivi di medio e breve termine. Se vuoi sapere di piú sul Manifesto vedi questo post su IG

Non banalizziamo mai questo ruolo, tantomeno la scelta di chi metterci perché una persona sbagliata o semplicemente non pronta… puó danneggiare la scuola di danza anche senza volerlo.

Se vuoi essere sicuro che la tua segreteria funzioni bene anzi benissimo, puoi offrire ai tuoi collaboratori questo corso pensato apposta per questo ruolo

“La segreteria: dove tutto inizia”

“Motivazione ed emozione hanno la stessa radice latina “movere” cioè muovere. Soprattutto le emozioni sono in grado di creare forti motivazioni che ci fanno “muovere” verso grandi imprese (Mauro Marchetti,Allenatore emotivo,2009)”

Noi possiamo dare obiettivi (esterni) validi ai nostri ragazzi, ma sarà sempre la loro motivazione (interna) a farli muovere.

La motivazione, che è un’esperienza soggettiva, è la chiave e il carburante per “muoverci” verso una direzione.

Chi di noi maestri, non ha incontrato un genitore che chiede di “ridare” motivazione al proprio figlio…Non è tanto la confusione di termini qui in campo ma è l’errore di pensare che l’intervento dall’esterno possa essere davvero risolutivo.

Quando le motivazioni improvvisamente …evaporano perchè non è arrivato il premio atteso o non si è arrivati primi al concorso, spesso l’insegnante ha grosse difficoltà ad aiutare davvero i ragazzi. Il momento di sconforto è normale che ci sia ma la reazione salutare deve portare a superare il fallimento e anzi a far tesoro dell’accaduto.

La motivazione intrinseca e duratura di alcuni studenti li ha portati molto più lontano di altri compagni (magari più dotati) che collegavano la loro soddisfazione esclusivamente all’ottenimento di un determinato risultato.

Non solo sono arrivati più lontano ma ci sono arrivati più contenti e soddisfatti.

Sonia Greco

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