La danza mi annoia ogni volta che si misura in quante pirouettes fanno gli allievi o quanto si alza la gamba. Mi annoia ancora di piú quando vedo ragazzi “in equlibrio sul collo della bottiglia che esibiscono il loro en-dehors mentre reggono la tazzina di caffè sul piede che va alla seconda leggendo un libro”.
Non abbiamo bisogno di questa roba e chi di noi avvalla e spinge i ragazzi a misurarsi solo su questi parametri fa il male della danza e quindi danneggia tutto il comparto.
Il pubblico e prima di tutto i nostri allievi hanno bisogno di scendere piú in profonditá e capire che il corpo e la tecnica sono gli strumenti che ci servono ad esprimere un messaggio.
Non voglio sostenere la bandiera dell’arte contro lo sport perché non è di questo che si tratta ma piú semplicemente del buonsenso che ci deve guidare sempre quando ci mettiamo davanti ad un allievo, specialmente se è un bambino.
Lo sanno anche i muri che il livello tecnico richiesto oggi è molto alto, che non ci sono scorciatoie per ottenere dei risultati e che certe persone hanno caratteristiche fisiche che li collocano in punti diversi della campana delle famose “doti”.
Peró non è tutto li…
Se andare a teatro resta un’emozione unica e meravigliosa, non è per il collo del piede, per l’en-dehors, il penché a mezza luna dei danzatori ma perché questi riescono a padroneggiare la tecnica cosi bene da riuscire a farcela dimenticare e ci raggiungono con il loro messaggio senza parole che arriva diretto al cuore.
Come insegnanti e come direttori abbiamo la responsabilitá di preparare gli allievi a diventare persone a tutto tondo: fare una proposta formativa seria ed impegnata è importantissimo ma, mentre ci buttiamo a capofitto in una formazione intensa che dura anni, dobbiamo ricordarci qual è il fine ultimo.
“La danza è poesia perché il suo fine ultimo è esprimere sentimenti, anche se attraverso una rigida tecnica. Il nostro compito è quello di far passare la parola attraverso il gesto.”
(Carla Fracci)
Se vuoi sviluppare il tuo ruolo di direttore puoi leggere maggiori informazioni sul corso Danz-Up Master Project su questo sito.
Non solo a chi è stagionato come me sarà capitato di ripensare ai buoni vecchi tempi quando genitori e allievi avevano un rispetto reverenziale per la scuola e chi insegnava…
E vorrei sottolineare: non diamo solo la colpa al covid per tutte le cose.
Se è vero che l’approccio delle persone è cambiato e l’attenzione dei ragazzi si è frazionata, questo da solo non spiega come mai l’atmosfera si sia per così dire…involuta.
Per essere efficaci abbiamo bisogno di divulgare il nostro messaggio in modo rinnovato e in qualche misura più flessibile: la danza resta un’arte meravigliosa e insostituibile, i suoi benefici sono enormi per chi la pratica a tutte le età e con ogni abilità. Questo è un dato di fatto.
Far comprendere ai genitori quali reali conquiste siano nascoste dietro ad ogni miglioramento, alla conquista dell’autonomia dei più giovani, allo studio, alle attese per i risultati, questo è compito nostro.
Diciamo la verità: un po’ lo è sempre stato, ma ora che la vera danza è scomparsa dalla televisione e il cellulare è la nostra finestra sulla conoscenza, abbiamo bisogno di scendere in campo in modo diverso.
Con la qualità e il bene dei ragazzi sempre in mente, è necessario rimodulare la nostra comunicazione in modo da arrivare meglio ai genitori perché sono loro che faranno la differenza quando i nostri allievi avranno un calo di motivazione, una difficoltà a scuola o altro.
Noi spesso distribuiamo informazioni e avvisi ma investiamo poche risorse nel coinvolgere i genitori nel “percorso” di lungo periodo. Dovremmo mostrare la meta del nostro viaggio, quali saranno le tappe, le inevitabili difficoltà e come saranno i ragazzi quando avranno maturato la tecnica, la sensibilità e soprattutto il senso di relazione tra “lavoro-e-risultato”.
Le modalità in cui fare questa comunicazione con le famiglie possono essere tradizionali o creative, online, offline e di tutto un po’… Ci può persino aiutare la tecnologia ma alla fine dobbiamo metterci la faccia e costruire delle relazioni che ci consentano di vivere con serenità i momenti di entusiasmo e le sfide che questo percorso presenta. La fiducia nasce da questa radice e se ci pensate, dietro ad un allievo che cresce con noi c’è sempre un genitore che ha creduto nel nostro messaggio.
Se vuoi approfondire questo e altri grandi argomenti puoi dare un’occhiata al Corso per Direttori “Danz-Up Master Project”
Il corso per Direttori prevede una selezione per tanto è necessario presentare un’Application.
Per maggiori info clicca qui: https://bit.ly/3EuR7s3
Mail: sonia.greco@danz-up.com
Danz Up ti offre anche una "directory" che può aiutarti nella gestione della tua scuola
Hai bisogno per una sostituzione?
Cerca un insegnante!
Sei un insegnante che vuole mettersi a disposizione?
Ricevi consigli utili per gestire la tua scuola